consbar.gif (5595 bytes)

baner1.gif (30167 bytes)

antinatoanim.gif (186975 bytes)

LE FORZE CRIMINALI DELLA NATO HANNO DITRUTTO UN PONTE CIVILE NELLA CITTA’ DI NOVI SAD
Giovedi’, il primo di Aprile, verso le cinque del mattino, l’aviazione della NATO durante la loro criminale azione, ha distrutto il ponte sul Danubio, che si trovava a soli 500 metri di distanza dal centro della citta’ di Novi Sad, che collegava il capoluogo della regione meridionale della Serbia, Vojvodina, con la vecchia citta’ di Petrovaradin e la sua fortezza. Il ponte, che veniva usato esclusivamente per il traffico civile, la NATO, in un’insensata azione, ha distrutto con due bombe, nel momento quando i cittadini andavano al lavoro. La scena e’ tragica: la struttura metallica del ponte e’ stata praticamente strappata dalle due colonne portanti, e’ caduta nel fiume, mentre in superficie affiora solo la punta. Poco prima che i malfattori della NATO abbiano lanciato le due bombe, sul ponte costruito nel 1928, e che si trova sulla vecchia strada Belgrado - Novi Sad, varie automobili ed un autobus del trasporto pubblico erano indirizzati verso il ponte.Con la distruzione del ponte, sono stati danneggiati anche i tubi dell’acquedotto, che fornivano l’acqua alle abitazioni sulla sponda destra del Danubio, Petrovaradin, Sremska Kamenica, ed altri villaggi, nei quali abitano varie decine di migliaia di cittadini. Dalla potenza delle esplosioni sono stati danneggiati i palazzi che si trovano sulla Riva delle Vittime della Razzia. In questo luogo si trova il monumento alle vittime della famigerata Razzia di Novi Sad, durante la quale i fascisti ungheresi, nel 1942, hanno ucciso e buttato sotto il giaccio del Danubio piu’ di quattro mila Serbi ed Ebrei. Il ponte, che hanno distrutto i fascisti del nuovo ordinamento mondiale, era distante solo 100 metri da questo monumento. Sono stati danneggiati anche i palazzi della Facolta’ di filologia, una scuola elementare, la biblioteca centrale ed il Museo della Vojvodina.Il ponte gia’ precedentemente, era stato distrutto anche nel 1944 dall’esercito fascista di Hitler.Bombardando questo ponte, l’aggressore NATO ha confermato un’altra volta la propria strategia fascista di distruzione di obiettivi civili e principali vie di infrastruttura, mentre alla propria opinione pubblica dicono che stanno distruggendo solo obiettivi militari.

1.  2.  3. 4   5.  6.